Cenni
La Palla elastica è un gioco tipico di Vallico Sopra, Vallico Sotto, paesi racchiusi nel comune di Fabbriche di Vallico, Pariana, nel comune di Villa Basilica e di alcuni borghi della Lunigiana.
Strumento della sfida è una palla di cuoio, realizzata con una palla di piombo rivestita con del filo di lana, e a sua volta rivestita con dei pezzi di cuoio il quale racchiude il tutto.
Questa oggi non viene più utilizzata, ma al suo posto viene utilizzata una pallina da tennis “sbucciata”.
Il gioco si svolge, nella piazza di Vallico Sopra, sterrata fino a pochi decenni fa, sostituita con una pietra liscia, levigata e ben posizionata sul campo di gara detta “balzo”, perché proprio su di essa veniva fatta rimbalzare la palla prima di essere colpita dal pugno della mano del giocatore, e la piazza di Vallico Sotto, dinanzi alla chiesa di S. Giacomo, rivestita da un acciottolato di pietra.
Come si svolge il gioco
Il gioco si svolge fra due persone, o due squadre con più giocatori, solo nei tornei o nelle sfide tra paesi il numero dei componenti della squadra è fisso di quattro, mentre il punteggio è come il tennis e la partita finisce quando una squadra raggiunge i quattro punti.
Una delle figure più importanti della squadra è il “mandatore” che effettua il lancio della palla verso la squadra avversaria.
Appena pronte le due formazioni si tira a “pari o caffo” ( pari o dispari ) con le dita, fra i due mandatori, per scegliere il vantaggio di andare a tirare o ricevere.
Il gioco inizia col “mando” dopo aver richiesto l’autorizzazione con la parola “eccola” e dopo la risposta dell’avversario “eh!”.
Il “mando” si effettua facendo rimbalzare la palla a terra in un punto preciso chiamato “balzo” e poi colpendola a mano aperta per indirizzarla il più lontano possibile ed in punti della piazza ( campo di gioco ) dove ci sia maggior difficoltà per l’avversario per poterla respingere con forza e precisione; la palla deve essere colpita con il palmo della mano e con il pugno chiuso : se la palla tocca qualsiasi altra parte del corpo è “fallo” e di conseguenza si consegnano quindici punti alla squadra avversaria, così come quando la palla colpita male, finisce in una zona al di fuori dell’area di gioco e li si ferma in “fallo”.
La palla respinta bene, sia al volo che dopo solo un rimbalzo, può andare fuori campo in “guadagnata” (quindici per chi realizza) se raggiunge le due zone ben definite alle due estremità del campo da gioco o in campo quindi, può essere colpita ancora da un giocatore avversario, sempre al volo od al primo rimbalzo e così via, finche la palla che non è finita in guadagnata nè per l’una nè per l’altra squadra, effettua il secondo rimbalzo in campo ed allora può essere fermata.
Nel punto dove viene fermata si segna la “caccia”.
Il mandatore continuerà a mandare finchè non saranno segnate due “cacce”, o che una delle due squadra non raggiunge il punteggio di ” quaranta e caccia”.
A questo punto le squadre fanno il cambio di campo e chi manda va a ricevere e viceversa.
Il mandatore dovrà cercare con la prima palla di superare la prima caccia e con la seconda di superare la seconda, mentre la squadra avversaria cercherà di impedirlo.
Se entrambe le squadre raggiungono il quaranta, per ottenere il punto debbono farlo dal quaranta più ( vantaggio).
Se invece una squadra raggiunge il quaranta buoni o quaranta zero, col quindici successivo si aggiudica due punti anziché uno.
Le posizioni in campo per chi “manda” sono di solito: mandatore al balzo, un uomo ai “renacci”, uno alla “fontana” ed uno sotto cioè vicino all’avversario; per chi riceve: “di spalla” ( fontanino), alla “scrizione”, alla “nera”, o alla “punta della scaffa”; tutti punti strategici della piazza di Vallico Sopra.
Luoghi
Per quanto riguarda Vallico Sotto,la posizione piu’ importate è “al cantone”, poi viene “la spalla”, “l’uscio nero” e “la canala”.
I giocatori avevano di solito uno strano soprannome tra cui si ricorda “Caco”, “Gamga”, “Polifemo”, “Tiru”, “Picchine”, ” Tonci”, “Boccino” ecc…
Le sfide erano sempre accanitissime tra i paesi di Vallico Sopra e Vallico Sotto e la posta in palio era una gallina od un’opra (una giornata di lavoro a favore dell’avversario vincitore).
A proposito di accanimento, si ricorda che, durante un’unità pastorale del 1714 in Vallico Sotto, il sacerdote G. Francesco Paolini si lamentò con il vescovo perchè certi parrocchiani non interrompevano il gioco neppure durante le funzioni religiose .
Le partite si svolgevano ogni domenica tra gli abitanti del paese e periodicamente venivano organizzate vere e proprie sfide di campanile tra Vallico Sotto e Vallico Sopra con squadre formate da quattro elementi ciascuna.
Sfide che ovviamente si concludevano fra gli sfottò dei vincitori e le rivendicazioni amare degli sconfitti.
Ancora oggi, questo gioco viene praticato in special modo nella stagione estiva, ma esso è divenuto ormai più una rievocazione, che un sano e onesto svago per due comunità che con esso combattevano la dura realtà del quotidiano.
L’Associazione
A Fabbriche di Vallico l’Associazione storica sportiva dilettantistica palla elastica Vallico, ha sede in Piazza S. Jacopo 1, 55020, Vallico di Sotto
www.pallaelasticavallico.com