Sentiero del Lupo

Dati Tecnici
Lunghezza: 13 km
Dislivello: 650 m
Tempo di percorrenza: 5 ore (Varianti + 1h ciascuna)

Questo percorso didattico ad anello inizia da Vallico Sotto (sulla mappa percorso segnato in rosso).

Dal parcheggio si attraversa l’abitato fino a raggiungere il punto più alto del paese, dove ha inizio  l’ ampia mulattiera che in circa 20 minuti collega  a Vallico Sopra,  antico borgo medievale caratterizzato da basse volte e tetti in ardesia.

Il sentiero attraversa il paese dal basso  verso l’alto e prosegue seguendo la vecchia mulattiera indicata con segnavia bianco/rosso CAI n. 111 in direzione  San Luigi, magnifico alpeggio ancora oggi abitato  dai pastori che con le loro greggi continuano la preparazione di ottimo formaggio.

A San Luigi si imbocca a sinistra il sentiero CAI n. 136 verso Foce Palodina. Da qui con una deviazione di pochi minuti è possibile raggiungere la vetta del Monte Palodina, dove la vista spazia dalle Alpi Apuane attraverso tutta la Garfagnana fino alle verdi cime Appenniniche.

Il  sentiero (sempre segnavia n.136) continua sulle pendici del Montaprato fra boschi di faggio, betulla e castagno. Si svolta a sinistra all’incrocio con il sentiero CAI n.135 che in pochi minuti porta a Foce Pompanella, luogo di passaggio e marcatura del lupo, quindi occhi aperti!

Da qui si tiene la sinistra, scendendo lungo la strada, prima sterrata poi asfaltata, attraverso antichi castagneti e piccole frazioni per  ricongiungersi con la strada asfaltata principale poche centinaia di metri sopra al punto di partenza di Vallico Sotto.

Variante del Mulino (tratto giallo). E’ possibile iniziare il percorso dall’antico mulino posto lungo la strada provinciale che conduce a Fabbriche di Vallico e che costeggia il torrente Turrite Cava alla confluenza con il Rio Silvano. Attraversato l’arco di ingresso del mulino sulla destra inizia la mulattiera che costeggiando il Rio Silvano porta al paese di Vallico Sotto.

Variante di Fabbriche di Vallico (tratto viola). E’ possibile iniziare l’anello anche dal paese di Fabbriche di Valico seguendo il tracciato della variante che in 40 minuti dall’abitato  ci porta a Vallico di Sotto passando dalla località Le Polle.

Arrivati a S. Luigi, all’interno della chiesetta sconsacrata, è possibile visitare un punto informazioni che descrive il rapporto  tra il lupo e il nostro territorio. E’ stata inserita anche una statua in legno, realizzata dall’artista Luigi Paolini. Chiunque fosse interessato a visitare il punto informazioni è  pregato  di contattare il Comune di Fabbriche di Vergemoli.

 

 

Chiesa San Giacomo Fabbriche di Vallico

Le origini del paese di Fabbriche di Vallico sono strettamente legate alla fondazione di fabbriche per la lavorazione del ferro da parte di un gruppo di immigrati bergamaschi avvenuta agli inizi del Trecento. I lavoratori iniziarono a stabilirsi nei pressi del posto di lavoro in una località che al tempo prendeva il nome di Vallebona, la stessa località che, dal 1214, ospitava un eremo curato dai padri agostiniani. A tal proposito per gli abitanti di Fabbriche di Vallico non esisteva la necessità di avere una chiesa parrocchiale fintanto che potevano servirsi di quella dell’eremo. Quando nel 1461 tale struttura venne dismessa, i fedeli ottennero l’autorizzazione per costruire un nuovo edificio di culto: questa autorizzazione giunse intorno all’inizio del secolo XVI e nel 1520 la chiesa parrocchiale di San Giacomo a Fabbriche di Vallico viene consacrata. Il piccolo edificio, a pianta rettangolare e con abside semicircolare, nacque sprovvisto di una torre campanaria che venne costruita circa due secoli più tardi, nel 1760, in prossimità della parete laterale sinistra dell’area presbiterale. Ciò che rende molto singolare questo edificio religioso è la forte asimmetria del fronte, e quindi della chiesa, come si nota dalla posizione del portale sensibilmente spostato verso destra. L’ipotesi più probabile è che nel XVIII secolo la navata sinistra sia stata ampliata fino al limite del percorso che la costeggia. L’apparato decorativo interno è di interessante fattura, per quanto riguarda gli altari laterali e la volta databili alla seconda metà del XVIII secolo, mentre la decorazione pittorica delle navate è opera recente realizzata, insieme alla pavimentazione “alla veneziana” e al consolidamento della torre campanaria.